Una comunità che verifica se stessa
Le nostre parrocchie stanno vivendo un tempo di scollamento. La paura e l’individualismo stanno spingendo verso un ripiegamento nel privato. La parrocchia fatica ad assumere il volto di una vera e propria comunità di fratelli e sorelle che condividono la fede nel Signore Gesù, la speranza in un mondo rinnovato, la testimonianza di una carità reciproca cordiale, fattiva e sincera. E’ tempo che le nostre parrocchie si trasformino da stazioni di servizio a vere comunità di fede dove i fratelli possano vivere con un cuor solo e un’anima sola e tutti si sentano corresponsabili della edificazione di una comunità coesa al suo interno e servizievole nei confronti del mondo.
Liturgia: per Ri-Dire la fede con stile sinodale
- Ogni celebrazione svela il volto della comunità che celebra. Le nostre celebrazioni manifestano comunionalità o individualismo? Disponibilità al servizio o gestione del potere? Inclusività ministeriale o accaparramento elitario dei ministeri? Sono espressione di tutto il popolo di Dio o sono sequestrate da parte di singoli, gruppi o movimenti? Favoriscono la partecipazione attiva oppure rendono i fedeli semplici spettatori?
- Quali strategie la comunità può mettere in campo per favorire il sorgere e lo svilupparsi dei vari ministeri al proprio interno? (ministranti, lettori, accoliti, cantori, musicisti, ecc). Quali vie percorrere per far si che le celebrazioni liturgiche della comunità siano preparate insieme con il contributo di quanti più fedeli possibile?
- La liturgia cristiana possiede una grande ricchezza di forme espressive. Non c’è solo la celebrazione eucaristica, ma anche la liturgia delle ore, la celebrazione della Parola. Come educare il popolo di Dio a vivere anche queste altre forme di celebrazioni liturgiche? Come incentivarle soprattutto in assenza di presbiteri? Può accadere che i nostri momenti di preghiera siano una sorta di confusione devozionale dove vengono giustapposte esposizione del SS.mo Sacramento, recisa del Rosario, liturgia delle ore, litanie, ecc… E’ possibile fare un po’ di chiarezza, fare scelte sobrie e solenni, omogenee e congruenti?